Catalogo Archivi
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ID: 1163

Legami gerarchici

Elementi di identificazione
Ente conservatoreBiblioteca Apostolica Vaticana. Sezione Archivi
Segnatura/LocusEccetti
(Arch.Cap.S.Pietro. ➜ Eccetti)
Denominazione/Titolo

Ufficio degli Eccetti

Datazionesecc. XV-XIX
Consistenza56 unità archivistiche (buste)

Soggetti produttori
EnteSan Pietro in Vaticano (chiesa). Capitolo. Ufficio degli Eccetti.

Storia
Storia amministrativa/Nota biografica

Gli statuti capitolari di Niccolò III (1279) affidavano l'amministrazione economica della basilica alla competenza esclusiva di sei "camerarii" -quattro Canonici e due Beneficiati- eletti annualmente dall'Arciprete insieme al Capitolo. A loro era delegato il compito di raccogliere tutti i proventi della basilica ("omnes fructus, redditus et proventus, et obventiones quascumque, undecumque et qualitercumque ad isam basilicam pertinentes, PRAETER QUAEDAM MINUTA INTER EXCEPTA CONTENTA"), di conservarli in una cassa e con essi provvedere alle spese del Capitolo, pagare gli emolumenti ai canonici e ai beneficiati. A quest'ultima disposizione di Niccolò III, con la quale il papa raccomandò la gestione separata di "quaedam minuta [oventiones] inter excepta contenta" si fa risalire solitamente l'istituzione dell'Ufficio degli Eccetti (officium Exceptorum), la cui amministrazione autonoma si sarebbe mantenuta dino al 1893. Alla direzione di questo ufficio fu preposto dal Capitolo un canonica, il quale assunse il titolo di camerarius exceptorum. I compiti di costui furono i seguenti; amministrare i beni derivanti al suddetto ufficio per via di lasciti e assegnazionei; sorvegliare che fossero soddisfatti gli obblighi di messe, anniversari, ecc.; amministrare le entrate e le uscite drivanti da esequie, anniversarei, sepolture, censi, e da tutte le altre forme di introito "extraordinariae" che, in quanto tali, non erano gestite direttamente dai funzionari della Mensa, bensì affidate dai canonici a questo ufficio deputato. Tra i compiti principali svolti dall'Ufficio degli Eccetti vi era quello di riscuotere i censi dovuti al capitolo (o alla basilica) da numerose chiese, monasteri o confraternite situate in molte regioni della penisola. L'amministrazione separata dell'Ufficio degli Eccetti, ad eccezione dell'ambito funerario, cessò nel 1893, quando, a seguito di un decreto dell'8 gennaio di quell'anno, i canonici, ottenuta l'autorizzazione di Leone XIII, decisero di unirla a quella generale della Mensa capitolare. Nel 1978 il capitolo decise di sospendere l'elezione alla carica di Camerlengo degli Eccetti, in quanto tratavase ormai di un ufficio "ad nihilum". Solo nel 1983 ne fu deciso il ripristino, con mansioni tuttavia diverse rispetto a quelle storicamente attestate. Tale carica deve oggi considerarsi abrogata, non essendo più contemplata negli statuti capitolari vigenti. M. Stocchi, Il capitolo di San Pietro..., p. 508.


Contenuto e struttura
Abstract

Contiene le seguenti serie: 1 - DOCUMENTI. 2 - VISITE. 3 - ELENCHI. 4 - CANONI