Catalogo Archivi
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Fondo
ID: 1

Legami gerarchici
ContieneArch.Cap.S.Pietro. ➜ Priv.Atti.Not.
Arch.Cap.S.Pietro. ➜ Campomorto
Arch.Cap.S.Pietro. ➜ Eccetti
Arch.Cap.S.Pietro. ➜ coronate
Arch.Cap.S.Pietro. ➜ Capsulae.
Arch.Cap.S.Pietro. ➜ Puntature

Elementi di identificazione
Ente conservatoreBiblioteca Apostolica Vaticana. Sezione Archivi
Segnatura/LocusArch.Cap.S.Pietro.
(Arch.Cap.S.Pietro.)
Denominazione/Titolo

Archivio del Capitolo di S. Pietro. Archivio.

Datazionesec. X-XIX

Soggetti produttori
EnteSan Pietro in Vaticano (chiesa). Capitolo.

Storia
Storia amministrativa/Nota biografica

L'origine formale del Capitolo vaticano si fa risalire al 1053, quando Leone IX con privilegio diretto "a Giovanni arciprete e ai servitori della chiesa del beato Pietro" confermò alla basilica i possedimenti e i privilegi in precedenza elargiti singolarmente ai quattro monasteri vaticani, nei quali ormai a quel tempo risiedevano -oltre ai pochi monaci rimasti- quelli che potremmo già definire "i canonici di S. Pietro".

Storia archivistica

Di un "archivio capitolare" di S. Pietro si può iniziare a parlare solo dopo l'istituzione presso la basilica del corpo dei canonici, e ciò, a quanto pare non avvenne prima della metà del secolo XI. Di certo alla fine del XIV secolo l'archivio del capitolo -divenuto nel frattempo ricchissimo di documenti tanto pubblici quanto privati- possedeva una propria sede stabile, inisme ai libri della biblioteca capitolare, nei pressi dell'antica Sagrestia della basilica. Per la prima volta, durante il pontificato di Paolo III, si verificò una separazione, quanto ai luoghi di conservazione, tra documenti dell'archivio e i codici della biblioteca (cfr. D. Rezza - M. Stocchi, Il capitolo di S. Pietro in Vaticano, I: La storia e le persone, Città del Vaticano 2008, pp. 9-33).

Modalità di acquisizione

Nel 1940 l'archivio, secondo i desideri già di Pio XI (1922-1939), poi di Pio XII (1939-1958), fu traseferito nella Biblioteca Vaticana insieme ai codici. Mentre quest'ultimi vennero collocati nella grande collezioni di manoscritti della Vaticana, le carte archivistiche trovarono posto negli armadi del Salone Sistino. Fu trasferito nell'attuale sede della Sezione Archivi all'inizio degli anni Settanta.


Contenuto e struttura
Abstract

Le serie maggiori che oggi compongono l’archivio (ma per un elenco completo si veda l'inventario di Pecchiai citato infra, IV, ff. 313-317) sono, nell'ordine dell'inventario: Puntature: documentazione che registra la presenza dei canonici alla recita dell’ufficio divino, e relative «distribuzioni» (1460-sec. XIX). La serie è importante per la storia del culto in S. Pietro, per l’individuazione dei personaggi che nel tempo hanno gravitato nella basilica, e per seguire l’evoluzione economico-amministrativa del patrimonio; Abbazie: carte e registri di entrate e uscite, atti di visite, controversie patrimoniali, delle abbazie amministrate dal Capitolo quale «barone et signore» (1226-sec. XIX). Si riferiscono a istituzioni ecclesiastiche del Viterbese (S. Martino al Cimino), dell’Abruzzo (S. Martino e S. Salvatore della Maiella), della Romagna (S. Ruffillo in Forlimpopoli), dell’Italia meridionale (abbazia di S. Pietro dei Cosati, del Bosco e di S. Nazario), e di altre località. Turni: fogli e registri con la descrizione degli uffici divini recitati giorno per giorno dai canonici e i nomi delle persone che prestavano servizio. È annessa varia miscellanea di carattere notarile (1480-sec. XIX). Privilegi e atti notarili: raccolta di bolle in originale o in copia contenenti concessioni fatte alla basilica dai pontefici, e atti del Capitolo rogati da diversi notai (secc. XV-XIX). Madonne coronate: documentazione di vario genere (testi e rapporti manoscritti, guide e notizie a stampa) sulle immagini mariane italiane ed estere, e sui relativi santuari, alle quali il Capitolo concedeva il privilegio di una corona d’oro, ad attestare la particolare fama e la popolarità delle icone (dal 1634 ai primi decenni del sec. XX). Cappella Giulia: la serie raccoglie i documenti amministrativi dell’istituzione musicale (cfr. supra, Dipartimento Manoscritti, Sezione Manoscritti, s.v. Cappella Giulia), consistenti negli atti relativi a locazioni, affitti, entrate e uscite e, in misura più modesta, documenti relativi all’attività artistica (1512-sec. XIX). Seminario Romano: documenti, registri, giustificazioni e carte miscellanee del Seminario amministrato e diretto dal Capitolo, più comunemente chiamato Seminario di S. Pietro, o Vaticano (dal 1641 al primo Novecento). Stati della Mensa capitolare: libri mastri, registri di entrate e uscite e altra documentazione relativa allo stato finanziario della mensa capitolare (1713-1911). Mastri di pigione: registri del dare e avere del Capitolo per pigioni di case in Roma (1713-1855). Catasti e piante: grandi registri con descrizioni, indici e piante delle case «appigionate» spettanti al Capitolo (1606-sec. XIX); gli immobili cui si riferiscono si trovavano nell’area circostante la basilica. Sagrestia: vi sono raggruppati i documenti delle entrate e uscite dei beni del Capitolo. Si articola nelle sottoserie: Censuali, Conti diversi, Mandati, Giustificazioni, Ordini di pagamento, Stati, Olio e cera, Inventari e contabilità, Cappellanie, Obblighi di culto, Messe diverse (1460-sec. XIX). Ufficio degli eccetti: carte e registri economico-amministrativi, atti di visite apostoliche da parte dell’ufficio medesimo, istituito nel XV secolo e perdurante fino al XIX secolo. Campomorto: documenti della gestione del casale di Campo Morto e sue pertinenze nella campagna romana (1595-sec. XIX). Si articola nelle sottoserie: Entrata e uscita, Stati, Giustificazioni, Libretti di gestione, Dispensa, Introito ed esito, Fieni ed erbe, Debitori, Saldaconti, Bilanci, Mastri. S. Egidio: carte e registri dell’attività religiosa ed economica dell’arciconfraternita assistita dai canonici di S. Pietro, con sede nell’omonima chiesa all���interno dell’attuale Città del Vaticano. S. Caterina della Rota: «vacchette» con registrazioni di messe (1674-1774) relative alla chiesa sita nell’attuale Via Monserrato; come le seguenti, essa dipendeva dal Capitolo. S. Biagio della Pagnotta: messe perpetue e obblighi di messe (1702-1830) relativi alla chiesa sita in Via Giulia. S. Angelo alle Fornaci: stati delle anime del 1718 e registro di messe del 1794, relativi alla chiesa sita fuori Porta Cavalleggeri. Mappe di beni rustici: mappe di beni di proprietà del Capitolo situati in varie località della campagna romana (Torrevecchia, Palmarola, Castel Giubileo, Porto Malborghetto, Campo Morto, Tor di Quinto, Tragliata e Civitella, vigne fuori di Porta Angelica). Si tratta di tavole di grandi dimensioni, con disegni a inchiostro, talora ritoccati a colore (secc. XVI-XIX). Mappe di beni urbani: rilievi di beni immobili del Capitolo siti prevalentemente in Trastevere, Via Giulia, Via della Lungara, Valle dell’Inferno, Porta Fabbrica (secc. XVII-XIX). Pergamene: ricco fondo di documenti privati e di bolle pontificie (secc. X-XIX), soprattutto donazioni al Capitolo e documenti connessi al bene donato. La raccolta documentaria, considerata sempre un serie a parte nell’archivio, è attualmente custodita in oltre 300 contenitori che raccolgono ciò che è rimasto in seguito a numerose dispersioni avvenute nel passato. Per la storia dell’archivio del Capitolo è fondamentale la serie Archivio con documenti dal 1564 al 1940 concernenti, tra l’altro, i prestiti e i lavori archivistici (il nr. 4, per esempio, contiene «Ricevute e firme di dotti studiosi, tra cui Baronio, che ebbero in prestito i codici dell’Archivio Capitolare, 1577-1604»; nr. 6: «Scritture levate dal nostro archivio et a chi consegnate», 1718; nr. 9: «Catalogo dei volumi manoscritti e stampe che si trovano nella stanza della basilica sopra il monumento d’Alessandro VIII, eseguito l’anno del Signore 1912»). Una sommaria descrizione dell’Archivio, infine, è tracciata nella relazione di Anselm Maria Albareda, Cinque anni nella prefettura della Biblioteca Apostolica Vaticana (1936-1941), Biblioteca Apostolica Vaticana 1941 [dattiloscritto: Arch. Bibl. 120], pp. 25-28, e nella nota di Pio Pecchiai, Archivio del Capitolo di S. Pietro e Archivio Barberini (Ottobre 1944-Dicembre 1946) [dattiloscritto: Arch. Bibl. 212].


Condizioni di accesso e impiego
Strumenti di ricercaArchivio del Capitolo di S. Pietro. Inventario, a cura di P. PECCHIAI, 1945-1948, revisione a ampliamento di L. FIORANI, I-IV, 1987 [dattiloscritto: BAV, Sala Cons. Mss., 407-410 rosso; il IV volume contiene ai ff. 313-317 un Elenco alfabetico delle sezioni, ai ff. 318-323 una Tavola delle materie]

Documentazione collegata
Documentazione collegataSan Pietro in Vaticano (chiesa). Capitolo. Archivio.
BibliografiaJ. BIGNAMI ODIER, La Bibliothèque Vaticane de Sixte IV à Pie XI. Recherches sur l'histoire des collections de manuscrits, avec la collaboration de J. RUYSSCHAERT, Città del Vaticano 1973 (Studi e testi, 272), p. 263;L. SCHIAPARELLI, Le carte antiche dell’Archivio capitolare di S. Pietro in Vaticano, in Archivio della R. Società romana di storia patria 24 (1901), pp. 393-496; 25 (1902), pp. 273-354 [con importante bibliografia] , D. Rezza - M. Stocchi, Il capitolo di S. Pietro in Vaticano, I: La storia e le persone, Città del Vaticano 2008, pp. 9-33