Abstract |
Le serie maggiori che oggi compongono l’archivio (ma per un elenco completo si veda l'inventario di Pecchiai citato infra, IV, ff. 313-317) sono, nell'ordine dell'inventario:
Puntature: documentazione che registra la presenza dei canonici alla recita dell’ufficio divino, e relative «distribuzioni» (1460-sec. XIX). La serie è importante per la storia del culto in S. Pietro, per l’individuazione dei personaggi che nel tempo hanno gravitato nella basilica, e per seguire l’evoluzione economico-amministrativa del patrimonio;
Abbazie: carte e registri di entrate e uscite, atti di visite, controversie patrimoniali, delle abbazie amministrate dal Capitolo quale «barone et signore» (1226-sec. XIX). Si riferiscono a istituzioni ecclesiastiche del Viterbese (S. Martino al Cimino), dell’Abruzzo (S. Martino e S. Salvatore della Maiella), della Romagna (S. Ruffillo in Forlimpopoli), dell’Italia meridionale (abbazia di S. Pietro dei Cosati, del Bosco e di S. Nazario), e di altre località.
Turni: fogli e registri con la descrizione degli uffici divini recitati giorno per giorno dai canonici e i nomi delle persone che prestavano servizio. È annessa varia miscellanea di carattere notarile (1480-sec. XIX).
Privilegi e atti notarili: raccolta di bolle in originale o in copia contenenti concessioni fatte alla basilica dai pontefici, e atti del Capitolo rogati da diversi notai (secc. XV-XIX).
Madonne coronate: documentazione di vario genere (testi e rapporti manoscritti, guide e notizie a stampa) sulle immagini mariane italiane ed estere, e sui relativi santuari, alle quali il Capitolo concedeva il privilegio di una corona d’oro, ad attestare la particolare fama e la popolarità delle icone (dal 1634 ai primi decenni del sec. XX).
Cappella Giulia: la serie raccoglie i documenti amministrativi dell’istituzione musicale (cfr. supra, Dipartimento Manoscritti, Sezione Manoscritti, s.v. Cappella Giulia), consistenti negli atti relativi a locazioni, affitti, entrate e uscite e, in misura più modesta, documenti relativi all’attività artistica (1512-sec. XIX).
Seminario Romano: documenti, registri, giustificazioni e carte miscellanee del Seminario amministrato e diretto dal Capitolo, più comunemente chiamato Seminario di S. Pietro, o Vaticano (dal 1641 al primo Novecento).
Stati della Mensa capitolare: libri mastri, registri di entrate e uscite e altra documentazione relativa allo stato finanziario della mensa capitolare (1713-1911).
Mastri di pigione: registri del dare e avere del Capitolo per pigioni di case in Roma (1713-1855).
Catasti e piante: grandi registri con descrizioni, indici e piante delle case «appigionate» spettanti al Capitolo (1606-sec. XIX); gli immobili cui si riferiscono si trovavano nell’area circostante la basilica.
Sagrestia: vi sono raggruppati i documenti delle entrate e uscite dei beni del Capitolo. Si articola nelle sottoserie: Censuali, Conti diversi, Mandati, Giustificazioni, Ordini di pagamento, Stati, Olio e cera, Inventari e contabilità, Cappellanie, Obblighi di culto, Messe diverse (1460-sec. XIX).
Ufficio degli eccetti: carte e registri economico-amministrativi, atti di visite apostoliche da parte dell’ufficio medesimo, istituito nel XV secolo e perdurante fino al XIX secolo.
Campomorto: documenti della gestione del casale di Campo Morto e sue pertinenze nella campagna romana (1595-sec. XIX). Si articola nelle sottoserie: Entrata e uscita, Stati, Giustificazioni, Libretti di gestione, Dispensa, Introito ed esito, Fieni ed erbe, Debitori, Saldaconti, Bilanci, Mastri.
S. Egidio: carte e registri dell’attività religiosa ed economica dell’arciconfraternita assistita dai canonici di S. Pietro, con sede nell’omonima chiesa all���interno dell’attuale Città del Vaticano.
S. Caterina della Rota: «vacchette» con registrazioni di messe (1674-1774) relative alla chiesa sita nell’attuale Via Monserrato; come le seguenti, essa dipendeva dal Capitolo.
S. Biagio della Pagnotta: messe perpetue e obblighi di messe (1702-1830) relativi alla chiesa sita in Via Giulia.
S. Angelo alle Fornaci: stati delle anime del 1718 e registro di messe del 1794, relativi alla chiesa sita fuori Porta Cavalleggeri.
Mappe di beni rustici: mappe di beni di proprietà del Capitolo situati in varie località della campagna romana (Torrevecchia, Palmarola, Castel Giubileo, Porto Malborghetto, Campo Morto, Tor di Quinto, Tragliata e Civitella, vigne fuori di Porta Angelica). Si tratta di tavole di grandi dimensioni, con disegni a inchiostro, talora ritoccati a colore (secc. XVI-XIX).
Mappe di beni urbani: rilievi di beni immobili del Capitolo siti prevalentemente in Trastevere, Via Giulia, Via della Lungara, Valle dell’Inferno, Porta Fabbrica (secc. XVII-XIX).
Pergamene: ricco fondo di documenti privati e di bolle pontificie (secc. X-XIX), soprattutto donazioni al Capitolo e documenti connessi al bene donato. La raccolta documentaria, considerata sempre un serie a parte nell’archivio, è attualmente custodita in oltre 300 contenitori che raccolgono ciò che è rimasto in seguito a numerose dispersioni avvenute nel passato.
Per la storia dell’archivio del Capitolo è fondamentale la serie Archivio con documenti dal 1564 al 1940 concernenti, tra l’altro, i prestiti e i lavori archivistici (il nr. 4, per esempio, contiene «Ricevute e firme di dotti studiosi, tra cui Baronio, che ebbero in prestito i codici dell’Archivio Capitolare, 1577-1604»; nr. 6: «Scritture levate dal nostro archivio et a chi consegnate», 1718; nr. 9: «Catalogo dei volumi manoscritti e stampe che si trovano nella stanza della basilica sopra il monumento d’Alessandro VIII, eseguito l’anno del Signore 1912»). Una sommaria descrizione dell’Archivio, infine, è tracciata nella relazione di Anselm Maria Albareda, Cinque anni nella prefettura della Biblioteca Apostolica Vaticana (1936-1941), Biblioteca Apostolica Vaticana 1941 [dattiloscritto: Arch. Bibl. 120], pp. 25-28, e nella nota di Pio Pecchiai, Archivio del Capitolo di S. Pietro e Archivio Barberini (Ottobre 1944-Dicembre 1946) [dattiloscritto: Arch. Bibl. 212].
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