Descrizione |
Locus
| 8v-228v |
Autore
| Valturio, Roberto, 1405-1475 (interno) |
Altro nome
| Malatesta, Sigismondo Pandolfo, signore di Rimini, 1417-1468, dedicatario |
Altro nome
| Frioli, Donatella (autore esterno) |
Altro nome
| Campana, Augusto, 1906-1995 (autore esterno) |
Titolo uniforme
| De re militari (Valturio, Roberto, m. 1475) |
Incipit
| Cum itaque inter omnis prisce auctoritatis |
Explicit
| et currentem ut aiunt ad cursum assidue provocasti |
Nota
| Il trattato di Valturio ci è pervenuto in 22 testimoni: il codice urbinate si colloca all'origine della trasmissione del testo, tanto da essere considerato il più immediato riflesso del prototipo perduto (cf. Frioli, Per la tradizione manoscritta, p. 69-93, in particolare p. 92). Nei codici latori del De re militari, il testo principale è sempre seguito da alcuni scritti in lode dell'opera, se pur non sempre nello stesso ordine e nello stesso numero. Il colophon è apposto dopo di essi, come se Valturio avesse voluto raccogliere e ordinare in questa appendice i carmi di chi lo aveva esaltato e alcuni passi scelti del suo carteggio letterario in cui l'opera è citata: un piccolo corpus tra encomiastico e autobiografico (Campana, Due note su Roberto Valturio, p. 417). |